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Bicicletta, il boom è donna: +45% di praticanti!

3 anni fa •  2 minuti di lettura
I dati relativi a nuovi accessi e attività, sulle App di riferimento, testimoniano come la crescita dei praticanti sia stata influenzata dal gran numero di donne tra i ciclisti attivi a livello globale

Registrare le performance in bicicletta, caricare i dati relativi a velocità, altitudine e battito cardiaco, creare nuovi percorsi e godersi nuovi scenari. Sono numerose e specifiche le funzioni delle App di tracciamento sportivo, dalle più votate alla performance a quelle, come Komoot, che offrono agli escursionisti e ai ciclisti tutto quello che serve per esplorare, pianificare e condividere percorsi.

Oltre agli utili dati individuali, però, i social network dei ciclisti – oltre che di nuotatori e runner – possono offrire cifre di interesse generale, come quelle diffusi da Strava, nel report annuale che ha tracciato un vero e proprio spaccato sociale del 2020. Un anno, quello segnato dalla pandemia, che ha fatto scoprire e sottolineare il piacere e i benefici dell’esercizio fisico e dell’attività sportiva. E sono state soprattutto le donne a contribuire al vistoso aumento dei praticanti globali tra ottobre 2019 e settembre 2020, stimato al +33 per cento.

LA RIPARTENZA È ROSA

La distribuzione cronologica e geografica di quanti hanno scoperto (o riscoperto) l’attività sportiva, lasciandone traccia su App e social network, è stata comprensibilmente influenzata dalle limitazioni o dalle concessioni di ciascun paese. C’è però un fil rouge a livello globale, ovvero le donne come “motore” dell’incremento. Se la frequenza dell’attività sportiva è aumentata generalmente del 13 per cento, questa percentuale lievita al 29 per cento tra le donne di tutto il mondo.

A piedi o in bicicletta, per diletto o per necessità, sono state le under 30 a trainare la “riscossa” delle donne: nella fascia d’età compresa fra i 18 e i 29 anni, il numero delle praticanti registrate è cresciuto del 45 per cento, rispetto ai 27,3 punti percentuali fatta registrare da runner e biker di sesso maschile. Spirito da teenager anche per le sportive della fascia 30-39 anni (cresciute del 25 per cento) e per le over 60: rispetto all’anno precedente, quelle affascinate da ciclismo, podismo e condivisione social sono il 28,3 per cento in più.

Malgrado lockdown e altre chiusure nel corso dell’anno solare, l’incremento dei praticanti ha influito anche sul tempo trascorso in movimento (+ 14,7 per cento). Sulle 15,8 miglia medie percorse da runner e ciclisti a ogni uscita, le donne si sono attestate sulle 12,3 miglia. Il tempo passato in attività sportiva è stato di 1,08h, mentre il totale uomo/donna è di 1,15h.

IL PICCO IN ITALIA A MAGGIO 2020

Il rapporto di riferimento evidenzia e testimonia la gran voglia di libertà che ha trovato lo strumento ideale nell’attività sportiva in sicurezza, ma anche l’evoluzione della pandemia e le diverse scelte governative. Fra marzo e aprile 2020, in Italia le attività caricate settimanalmente sono calate del 64 per cento, poco meno della Spagna (-67) per poi riprendersi in maniera netta nel mese di maggio, dopo l’attesa fine del lockdown primaverile.

Contemporaneamente, a marzo e aprile, si è registrato un vero e proprio boom in Gran Bretagna e Irlanda (+85 per cento), Germania (+45%) e Stati Uniti (+28%), legato a un confinamento meno rigido rispetto a quello predisposto in Francia e Italia.

Quanti fra voi hanno scoperto o riscoperto lo scorso anno il piacere di una pedalata condivisa?

Commenti

1 commenti trovati

  1. […] requisito obbligatorio per la valutazione d’accesso. Una risposta attenta, da parte dei comuni, al boom di praticanti registrato nell’arco del 2020. Gran parte dei territori aderenti a FIAB-Comuni Ciclabili si trova nel Nord Italia, con […]

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