ico/func/dark/infoCreated with Sketch.

Da Hotel a Bike hotel: la guida pratica alla conversione di BikeItalia e Repower

2 anni fa •  3 minuti di lettura
Il cicloturismo è una grande opportunità per tanti, ma conoscere e incontrare i bisogni del ciclista non è affatto semplice: il nuovo e-book di Bike Italia e Repower offre una guida, passo per passo, per prepararsi ad accogliere i turisti su due ruote

Giorno dopo giorno, le strutture ricettive di tutta Europa si interfacciano in maniera sempre più massiccia con una particolare tipologia di ospite, il cicloturista. Un cliente dalle caratteristiche uniche, e con esigenze ben specifiche; aprirsi ai viaggiatori a due ruote non è semplice come mettere a disposizione una pompa o un garage. 

Per supportare le realtà che vogliono credere e investire su una tendenza in costante crescita come quella del cicloturismo, Repower e BikeItalia hanno creato l’e-book gratuito “Da Hotel a Bike Hotel”: una guida pratica alla conversione, un percorso passo dopo passo per capire a fondo gli accorgimenti – piccoli e grandi – in grado di fare felice un cicloturista. 

Le motivazioni per intraprendere questo cammino, d’altra parte, non mancano: nell’ultimo decennio, il fenomeno del cicloturismo ha registrato una crescita tale da incrementare il proprio valore di oltre 250% in soli 7 anni. Basta guardarsi intorno per accorgersi che le strade d’Italia, e non solo, sono sempre più affollate di turisti che decidono di visitare luoghi di interesse ambientale o culturale in sella alla propria bicicletta.

L’e-book passa in rassegna tanti aspetti per rendere una struttura veramente bike-friendly. Vediamone alcuni. 

L’IMPORTANZA DELLA BIKE-ROOM, UNO SPAZIO SICURO PER LA BICICLETTA

Nel suo viaggio on the road, il cicloturista condivide l’esperienza con la propria bici, una compagna di avventure verso la quale si presta un’attenzione particolare, proteggendola da ogni pericolo, a cominciare dai furti. 

Per questo motivo, un bike-hotel deve prevedere una bike-room, un luogo appositamente dedicato alla custodia delle biciclette con un punto per assicurarvi il lucchetto (come ad esempio un’asola a muro) e dei ganci da parete per poter assicurare la bicicletta. In mancanza di una stanza apposita, si può anche riconvertire momentaneamente il vecchio capanno degli attrezzi, lo sgabuzzino delle scope o, negli hotel di montagna, il locale per il ricovero degli sci.

LA CURA DELLA BICICLETTA: LAVAGGIO E LUBRIFICAZIONE

Tutti i ciclisti sanno che una bicicletta pulita funziona meglio. Non a caso la cura del mezzo è una delle esigenze principali del cicloturista che in mancanza di servizi adeguati può arrivare a lavare il mezzo nella doccia creando conseguenze disastrose per le tubature della struttura.

Evitare questo spiacevole inconveniente può risolversi in modo semplice: mettere a disposizione uno spazio dedicato con una pompa dell’acqua, un secchio, una spazzola morbida e del detergente specifico – o al limite del sapone per i piatti – sarà un occhio di riguardo nei confronti della bici che l’ospite senz’altro apprezzerà. Per sorprendere il cicloturista alcuni bike hotel possono allestire anche all’interno della bike-room degli angoli specifici per la pulizia della bicicletta.

UNA RICARICA DI ENERGIE… E DI BATTERIE!

Una volta, viaggiare in bicicletta era un lusso riservato ai più allenati e perseveranti: oggi, le e-bike hanno reso questo piacere alla portata di molti, ma questo pone al centro l’esigenza di ricaricare, qualcosa che ogni struttura che miri al pubblico dei cicloturisti deve tenere in debita considerazione. In questo senso, per ogni tipologia di struttura può fare la differenza uno strumento come DINA, la rastrelliera Repower per e-bike pensata per ospitare sette biciclette e ricaricarne fino a quattro contemporaneamente.

DINA è l’architrave del progetto DINAclub, l’innovativo network di ricarica di Repower che punta ad elettrificare le ciclovie italiane e che, grazie alla collaborazione con komoot – applicazione leader nel mondo del routing -, invita a pedalare e ad esplorare l’Italia in bicicletta. Infatti, oltre ad assolvere la funzione di ricarica con DINA, DINAclub offre alle proprie strutture presenza e comunicazione sulle piattaforme online: per la prima volta, è possibile partire da casa sapendo fin dal principio come e dove ricaricare. 

A questo si aggiunge l’attività di gamification: ad ogni struttura appartenente al circuito DINAclub viene infatti associato un QR code, scansionando il quale l’utente può raccogliere punti utili per riscattare gratuitamente le mappe regionali all’interno della piattaforma komoot, altrimenti a pagamento.

Scopri tutti i servizi e le best practice di un perfetto bike hotel, e comincia oggi ad accogliere i cicloturisti!  Scarica l’e-book gratuito per conoscere tutte le esigenze di un viaggiatore a pedali! 

Commenti

Inizia la discussione.

Lascia un commento

      Contattaci

      Vuoi saperne di più? Vuoi entrare in DINAclub? Vuoi inviarci una segnalazione? Scrivici e ti risponderemo al più presto!