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Dal Lago di Garda a Venezia fra arte, grandi vini e antiche vie d’acqua

1 anno fa •  3 minuti di lettura
Un percorso in cinque tappe, due delle quali alternative per raggiungere Verona dal Benàco: il chilometraggio totale va dai 178 ai 197 km, opportuno dividere il viaggio in più giorni

La meraviglia del Benàco, le terre del Bardolino e del Valpolicella, Romeo e Giulietta, il Palladio e il Mantegna, la Riviera del Brenta e le meraviglie di Venezia. La ciclovia che si snoda dal Lago di Garda alla Laguna unisce le piste ciclabili del Trentino Alto Adige con quelle del Veneto, regalando una panoramica sulla ricchezza di storia e tradizioni del territorio veneziano.

È un itinerario facile, quanto ricco di attrattiva, lungo 178/197 km e con pochi punti impegnativi, in cinque tappe: Fiume Adige-Verona (49 km) o in alternativa Lago di Garda-Verona (30/37 km); Verona-Vicenza (63 km), Vicenza-Padova (45 km) e Padova-Venezia (40 km).

LA PISTA CICLABILE DELL’ADIGE CON LE SUE FORTIFICAZIONI E I SUOI PORTI FLUVIALI

La prima proposta di Veneto Outdoor per arrivare a Verona è la pista ciclabile dell’Adige, coincidente con un lungo tratto della via romana Claudia Augusta; partenza da Bolzano, Trento o Rovereto e di arrivare a Verona seguendo il fiume fra maestose pareti di roccia, meleti, vigneti, uliveti e campi di grano

Lungo il percorso (49 km da Avio) si incontrano città e borghi storici, fortezze come quelle di Castel Beseno e fortificazioni come a Rivoli Veronese, antichi porti fluviali come Pescantina e Bususolengo, il Monte Baldo e la Valpolicella, nota per vini pregiatissimi come l’omonimo, l’Amarone e il Recioto.

DA PESCHIERA DEL GARDA: LE “PERLE” LUNGO IL LAGO FRA ARTE, CALICI E OLI PREGIATI 

Due opzioni per chi parte dal Benàco, crociera da Riva del Garda a Peschiera del Garda o piacevoli deviazioni che si staccano dalla ciclabile dell’Adige per raggiungere le sponde del lago; da Peschiera del Garda si segue inizialmente il corso del fiume Mincio su pista ciclabile fino a Salionze dove si devia verso Verona seguendo una ciclovia ben segnalata.

A Rivoli Veronese, ai piedi del Monte Baldo, si segue la segnaletica “I1” attraverso la Riviera degli Olivi fino al monastero camaldolese di Bardolino col suo panorama mozzafiato sul lago. 

Si scende in riva al lago dove si affacciano i paesi di Garda e di Bardolino: ammirati i tesori dell’arte e degustato vini e oli pregiati, si riparte seguendo le indicazioni per Pastrengo e Calmasino e poi ripresa la pista ciclabile dell’Adige si pedala fino a Verona seguendo la segnaletica cicloturistica.

DA VERONA A VICENZA: I CASTELLI DI ROMEO E GIULIETTA E SOAVE CON I SUOI VINI

La terza tappa (63 km) prende il via dalla dimora di Giulietta e si dirige a sud della città, raggiungendo dopo 30 km Soave, città murata d’origine longobarda circondata da vigneti; perciò, oltre ai numerosi palazzi medievali, vale la pena visitare anche aziende vitivinicole ed eleganti osterie. 

Attraversata Monteforte d’Alpone ai piedi dei Monti Lessini, fra le Prealpi e i Colli Berici salutiamo i castelli di Giulietta e Romeo, alias della Bellaguardia e della Villa, per poi goderci le ville venete che fanno da preludio ai capolavori del Palladio che ci attendono a Vicenza.

DA VICENZA A PADOVA: LE VIL, IL CASTELLO DI SAN MARTINO E IL BORGO DI CREOLA

Da Vicenza a Padova i chilometri sono 45 e le meraviglie iniziano con villa Valmarana ai Nani e villa Capra Valmarana “La Rotonda”, prima di lasciare la ciclabile dei Colli Berici per prendere quella lungo il fiume Bacchiglione fra ville di delizie come quelle di Mantegalda e la Fogazzaro Colbachini, che ospita una collezione di campane.

Prima di arrivare in Prato della Valle a Padova lungo il canale Scaricatore, meritano un’occhiata il castello di San Martino della Vanezza, con tanto di museo del fiume Bacchiglione, e il borgo di Creola con l’arco di Sansovino, la barchessa Pisani e la chiesetta di Santa Maria del Carmine.

DA PADOVA A VENEZIA: MERAVIGLIE D’ARTE E ARCHITETTURA E LA RIVIERA DEL BRENTA

Le opere di Giotto e del Mantengna, l’antico mercato ortofrutticolo, l’università, la Basilica di Sant’Antonio; Padova ha davvero tutto per dipingere di meraviglia la nostra sosta prima di riprendere a pedalare verso Porta Ognissanti, il canale Piovego e il naviglio Brenta.

Con la bici, lungo la Riviera del Brenta, si percorrono le rotte che stupivano quanti navigavano sul burchiello, toccando la villa Pisani a Stra, i bei centri di Dolo e di Mira e la villa Foscari detta “la Malcontenta” vertice dell’architettura palladiana.

A Mestre, si lascia la bici a un parcheggio custodita per arrivare a Venezia, perfetto coronamento dell’itinerario.

Qual è la tappa della Lago di Garda-Venezia che vi ispira di più e perché? Raccontatecelo nei commenti!

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