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Vigneti e arte tessile sulla strada della lana e del vino nel Biellese

1 anno fa •  2 minuti di lettura
Tra gli itinerari di Visit Piemonte c'è un piacevole saliscendi di 56,3 km che tocca luoghi di archeologia industriale e aree di pregiate denominazioni d'origine controllata

C’è un legame speciale fra il Piemonte e la bicicletta, un feeling fatto di grandi imprese e di territori che sembrano stati pennellati apposta per essere ammirati dalla sella di una bicicletta. Tra borghi e vigneti, risaie e cittadine, è un piacere pedalare da queste parti, prima di concedersi una sosta rigenerante alla scoperta di sapori decisi e autentici.

Fra i suggestivi e numerosi itinerari suggeriti da Visit Piemonte, ve ne raccontiamo uno chiamato “Sulla strada della lana e del vino”, che già dal nome anticipa il tema. Un anello tra gli storici luoghi della cultura tessile del Biellese che, nel tratto finale, tocca rinomate aziende vitivinicole che producono ottimi vini DOC.

Il tracciato misura 56,3 km con un dislivello di 1039 metri; punto più alto a 784 metri, il più basso a 284. Si percorre in poco meno di tre ore e mezza, ma chiaramente la durata del tour dipende dalla gamba e dalle soste lungo la pedalata.

IN BICI FRA I LUOGHI DELLA CULTURA TESSILE: AL KM 25 C’E’ LA FABBRICA DELLA RUOTA

Il percorso attraversa i luoghi della cultura tessile Biellese dal ‘700 ad oggi, con prestigiose aziende che rappresentano il Made in Italy nel mondo, tra le Prealpi e vigneti di produzione DOC; tra Lessona, Masserano e Brusnengo si pedala tra le vigne delle pregiate denominazioni d’origine controllata Bramaterra e Coste della Sesia. 

In Valle Mosso, la Strada della Lana è l’itinerario di archeologia industriale tra Biella e Borgosesia sul quale al km 25 si incontra la Fabbrica della Ruota (ex lanificio Zignone), uno dei più noti esempi di archeologia industriale in Italia; fondata nel 1878, oggi sede del Centro di documentazione dell’industria tessile, ospita mostre ed eventi. 

PIT STOP CONSIGLIATI: MASSERANO, IL PROSCIUTTO DI COGGIOLA E L’OASI DELLA ZEGNA

Nella prima parte in saliscendi si passa dal borgo di di Masserano (km 8), dove meritano una sosta il Palazzo dei Principi, piccolo gioiello del Barocco piemontese, la Chiesa Collegiata, la Chiesa di San Teonesto e la Chiesa di Santo Spirito; dopo Busnengo la strada sale sulla Sp 282/B, fino a sfiorare quota 700 metri slm.

Si scende fino al km 28, quando si svolta a sinistra sulla Sp117 e si torna a salire, prima più dolcemente poi più decisamente verso i 782 metri slm poco prima di Trivero; si passa anche da Coggiola, regno della Paletta, prosciutto Presidio Slow Food.

A Trivero (km 35) si accede all’Oasi Zegna, riserva naturalistica di grande pregio di 100 kmq, con il Museo Casa Zegna che illustra la storia e la tradizione Zegna; da lì all’arrivo è quasi tutta discesa, in un paesaggio impreziosito da fecondi vigneti.

Tra i fuori itinerario, merita una deviazione la frazione Bonda, museo all’aperto con oltre 100 opere d’arte contemporanea.

Quali sono i vostri itinerari del cuore nella “terra promessa” dei cicloturisti, il Piemonte? Raccontateceli nei commenti!

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